Magica atmosfera anni ’60 alla presentazione del libro “SULVIC, gli Impresari del rock’: aneddoti, canzoni ed emozioni con vip e protagonisti
E’ il giornalista Rai Paolo Notari, con tanto di ospiti di rilievo e a sorpresa, come il collegamento con Rosanna Vaudetti e Edoardo Vianello, a scandire il ritmo della serata magica di Portonovo, giovedi 23 settembre scorso. La presentazione del libro “SULVIC, gli impresari del rock” di Luca Guazzati, è stata un’occasione per rivivere gli anni d’oro e le estati indimenticabili de “il tuo bacio è come un rock” o “I watussi”; di “Nel blu dipinto di blu, “Tintarella di luna”e “Scende la pioggia”. Sembrava di essere a Sanremo, Canzonissima e al Festival dell’Adriatico di Mario e Vittorio. Sono stati Sulpizi e Vico a portare Ancona alla ribalta nazionale per molti anni, non è possibile dimenticarlo. E l’omaggio è arrivato, con lunghi applausi e tante testimonianze.
A raccontare un pezzo di storia della canzone italiana, a partire dalle origini di Celentano sul palchetto dello chalet delle 4 fontane di piazza Cavour, intervengono i figli di Sulpizi e Vico: Paola, Adele, Gianni e Francesca, Mery e Valerio, che hanno voluto fortemente quest’evento e hanno fondato l’Associazione SULVIC per continuare l’opera dei loro inseparabili padri, illuminati impresari che portarono qui tante celebrità. Lo ha testimoniato anche Pippo Baudo che ha firmato la prefazione del libro, ricordando gli inizi di Adriano, quando imitava Jerry Lewis.
Se lo ricorda bene anche la Vaudetti, quel ragazzo magro che veniva dallo zio a passare le vacanze di agosto, facendo il bagno al Passetto, giocando con le ragazzine anconitane, come Rosanna. C’era anche Gino Latilla che aveva dei parenti nella via dietro la pineta, in quella zona.
La serata è trascorsa in un lampo di emozioni: è stata un abbraccio virtuale, a volte un tuffo al cuore. E’ proprio vero che i ricordi belli sono il sale della vita. Tanto più, come ha sottolineato Paolo Notari prima intervistando l’autore del libro Luca Guazzati, poi dando la parola ai numerosi presenti, fra cui Petrucci, ex patron del teatro Goldoni e Brutti, ex assessore del Comune negli anni ’80, Sulpizi e Vico erano non solo fenomenali scopritori di talenti e manager dello spettacolo ma anche e soprattutto, padri di famiglia, presenti, affettuosi, attenti a lasciare ai figli un’eredità importante: la leggerezza e la felicità di affrontare ogni momento della vita con il sorriso e… la canzone giusta.









